domenica 18 settembre 2016

LA MISTERIOSA PERFEZIONE



 LA MISTERIOSA PERFEZIONE

Generalmente la cellula iniziale di un capolavoro è formata da pochissimi elementi, un mattone, due o tre note, un segno (altro mistero quest’ultimo). Ascoltatevi questo Terzo Concerto Brandeburghese di Bach, dove la cellula di partenza  “ti ta tì”  è formata da due note “ti, ta”. Appena terminato l’ascolto di questo concerto restate sullo stesso schermo e cliccate sul triangolo centrale. Ascolterete il Quarto Concerto Brandeburghese, con due flauti in legno. Mi piacerebbe sapere da quale suo pozzo di San Patrizio, Bach prendesse queste meraviglie.

Come in tutti i brani c’è una melodia e l’armonia sotto la melodia, su tutto regna il ritmo. Ma non  ho ancora capito i rapporti perfetti fra  la melodia e l’armonia, nel senso che non so se il personaggio principale sia la melodia o l’armonia. Oltre tutto vi accorgerete che Bach aveva uno swing impressionante.

Più passa il tempo e meno capisco che cosa avessero dentro questi immensi musicisti, ogni volta che ascolto questa musica chissà perché mi bruciano gli occhi. Così come non capisco come fra gli esseri umani ci siano dei musicisti e delle magnifiche musiciste come quelle che ascolterete e, contemporaneamente, gente orribilmente mostruosa che sbeffeggia una poverina che si è suicidata qualche giorno fa. Faccio fatica a capire, faccio fatica a pensare, che questa sia la volontà di qualcuno che qualcun altro chiama dio. Non ditemi nulla. Continuerei comunque a non capire il mondo e a non capire quelli che credono di essere i depositari della verità. franz falanga    


Bach / Terzo Concerto Brandeburghese

martedì 13 settembre 2016

ELEGANZA MUSICALE DAòL 1605 AL 2002



  ELEGANZA MUSICALE DAL 1605 AL 2002

Godetevi questa microscopica elencazione di brani musicali composti in Europa nell’arco di quattro secoli. La caratteristica fondamentale comune a tutti questi brani è che, per poter essere musica, hanno tutti le tre caratteristiche importantissime che qui vi elenco in ordine strettamente alfabetico: “Armonia, Melodia, Ritmo” così come le caratteristiche dell’architettura sono: “Firmitas, Utilitas, Venustas” “Solidità, Utilità, Bellezza” e quelle dei fichi, secondo i veneziani, che qui vi scrivo: “Un figo par esser bon gà da aver còeo da impicà, camisa da pitocco, culo da pescaor”, che tradotto in italiano significa: “Un fico per essere fico e quindi buono, deve avere collo da impiccato, diciamo il picciolo lungo, camicia da poveraccio, nel senso che tutta la pelle deve  avere sottili strappi,  e culo da pescatore, cioè bagnato, umido”. franz falanga



https://youtu.be/7R2gc0IGg68
Roma 1615 /Girolamo Frescobaldi
Toccate di intavolatura di cimbalo /ascoltate la mano sinistra



https://youtu.be/sRI43aPhzFI
J.S.Bach /Aria sulla IV Corda






https://youtu.be/rBQDLcv5oIA
W.A. Mozart /Divertimento num.17 in Dmajor



https://youtu.be/cg9KQ610biU
Beethoven / La patetica /ascoltatevi gli accordi iniziali e poi noterete  che hanno la stessa suggestione di quelli usati da Scott Joplin



https://youtu.be/3MRvDGd02mA
Gioacchino Rossini /La gazza ladra Ouverture






 https://youtu.be/S5Ahe_1KZcg
2002 / Arena di Verona / Ennio Moricone

sabato 10 settembre 2016

O SI HANNO O NON SI HANNO



O SI HANNO O NON SI HANNO

Mettiamola così, chiamiamoli emozioni.  Vi invio tre link di musica jazz. La musica è misteriosa. A Red Nichols, ancorchè bravino mancano “gli emozioni”, ascoltate la differenza abissale fra lui e due magnifici jazzisti, un magnifico zingaro (Django) e un altrettanto magnifico afroamericano (Erroll). franz falanga

https://youtu.be/HMSbryXNLZY
Red Nichols and his Five Pennies

https://youtu.be/mpO5xIltlyU
Django Reinhardt / Sweet Georgia Brown

mercoledì 3 agosto 2016

PIU' PASSAN0 I GIORNI


PIU’ PASSANO I GIORNI

Più passano i giorni e più mi convinco che un moderato non possa avere amore per la letteratura, per lo spettacolo, per la musica. Buon ascolto! franz falanga

Giambattista Pergolesi, nato a Pozzuoli il 4/1/1710 è vissuto solo 26 anni.

Nello Stabat Mater ha anticipato di duecento anni le dissonanze di Stravinsky per rendere il dolore della Madonna e di Maria Maddalena.

Si resta pietrificati dalla bellezza.

Attenzione, all’inizio si intuisce anche l’influenza inevitabilmente avuta su alcuni incipit di Miles Davis.


Allego un link di Miles Davis. https://youtu.be/j9QXpfvgSVk
Miles Davis / Kind of Blue

lunedì 25 luglio 2016

NON RIESCO A CAPIRE


 NON RIESCO A CAPIRE

Il decennio 1960 1970 è stato l’inizio della devastazione del territorio italiano e delle menti italiane. Quello che non erano riusciti a fare  i barbari  invasori e tutte le genìe che si sono succedute “nei secoli” in questa terra chiamata Italia, sono stati capaci di farlo gli speculatori edilizi. Distruzione che ahimè continua giornalmente ancora adesso.

Un esempio emblematico è Bari, più vecchia di Roma, infatti ha 4000 anni. Quello  che non hanno fatto i forestieri in quattromila anni, sono stati capaci di farlo in dieci anni (1960 / 1970) i palazzinari, gli architetti e gli ingegneri baresi. 

Non riesco a capire come invece,  in quegli anni infami, la creatività nella canzone italiana invece abbia raggiunto vette incredibili di bellezza, arrangiamenti e magnifiche cantanti, di cui si è perso il seme. Eccovi qui sotto qualche esempio. franz falanga  

P.S. Mi è arrivato dal carissimo amico Giovanni Staltari una segnalazione che vi allego in fondo a questo messaggio, dove potrete notare che qui da noi in Italia ci sono fortunatamente ancora isole di buona musica.

https://youtu.be/tWJTVeT_5h4
Mina / E se domani



https://youtu.be/cUMoIsjbG5s
Ornella Vanoni / Samba della Rosa

https://youtu.be/jwRGGKaSZsM
Ornella Vanoni / Ma mi

https://youtu.be/5-dKY-hm9wI
Ornella Vanoni / Mi sono innamorata di te

https://youtu.be/oeriN6lgVo0
Milva / die Moritat


https://youtu.be/1FVNwbTmyWU
Milva / L’immensità di Don Backy

CARISSIMO FRANZ,

concordo sull'appiattimento  culturale e musicale ITALIANO.

Per questo t'invio 2 link dell'altra musica italiana:

facebook.com/italianbrassfestival/posts/929372680505627 
http://video.repubblica.it/edizione/firenze/firenze-100-musicisti-suonano-dall-arno-a-50-anni-dall-alluvione/247130/247240
UN ABBRACCIO DAL PROFONDO SUD
Giovanni

domenica 24 luglio 2016

PARLIAMO ANCORA DI MUSICA


 PARLIAMO DI MUSICA

Lo spazio dedicato alla musica jazz nelle televisioni nazionali e nei concerti pubblici è assolutamente esiguo, rispetto a quello dedicato a musica scadente se non addirittura pessima. Musica che si pasce di fumo, di musicisti vestiti in maniera ormai carnevalesca, di grandi stadi e di masse enormi di pubblico  che fa tutte le stesse mosse,  che batte il tempo in battere e che pensa all’unisono sempre le stesse cose. Rammento che non sto facendo di tutt’erba un fascio, sto solo parlando della “grande” maggioranza del pubblico giovanile. Gli eventi musicali ormai sono tutti diventati cloni di un unico stesso evento, dando luogo a grandi momenti di aggregazione, come tante pecore in gregge al pascolo. Naturalmente questa situazione abnorme, non mi stancherò mai di ripeterlo, è dovuta alla cancellazione praticamente definitiva del senso della storia in gran parte della società contemporanea.

Vi segnalo un capolavoro della grande musica jazz “Honeysuckle Rose” eseguito da Fat’s Waller e da Ella Fitzgerald con il mitico Count Basie, magnifici e magnifiche musiciste afroamericane alla faccia di quei razzistelli ignoranti da strapazzo che stanno portando la nostra società al disastro totale. Nessuno se ne accorge, o fa finta di non accorgersene, su nessun organo di stampa cartacea o televisiva se ne parla, finchè la barca va lasciala andare.

Scusatemi la rabbia, ma sono furibondo verso quelle generazioni e quelle categorie di persone che hanno permesso che ciò accadesse. Ciò ahimè detto, godiamoci questo incredibile brano, brano che dedico all’amico fraterno Nico Esposito da Bari pianista jazz di grande talento. franz falanga

https://youtu.be/_5JiD9yxL4U
Honeysuckle Rose / Fat’s Waller

https://youtu.be/_PMB-wgHM4Y
Honeysuckle Rose / Ella Fitzgerald & Count Basie


martedì 12 luglio 2016

QUANDO LA CANZOME ENTRA NELLA STORIA


 QUANDO LA CANZONE ENTRA NELLA STORIA

Capita, alle volte, che un brano musicale entri di diritto nella storia degli uomini. A dimostrazione di questa mia tesi, vi invio alcuni link emblematici. Nei primi due ascolterete un gruppo vocale straordinario contemporaneo “Ladyvette”. Straordinario perché queste tre ragazze contemporanee hanno ripreso alcuni motivetti italiani di tanti anni fa arrangiati in maniera straordinaria. Sono arrangiamenti per tre voci, ma ci sono alcuni momenti che vengono usate addirittura quattro o cinque voci nello stesso brano, ovviamente passando da un’armonia all’altra. Nel terzo e quarto link ascolterete Massimo Ranieri che canta due capolavori della canzone napoletana, che, meglio di qualsiasi manuale di storia contemporanea, trattano dell’emigrazione di milioni di Italiani fra la fine dell’ottocento e gli inizi del novecento. Basterà ascoltare una frase del testo: “e ce ne costa lacrime quest’America, a noi napoletani” per far capire che strazio immenso sta in chi è “costretto” ad emigrare. La stessa situazione dei giorni nostri. A voi le considerazioni da fare.  Nel quinto e sesto link ascolterete “làcreme napulitane” cantate da un duo contemporaneo di rara bellezza e un altro magnifico brano cantato da un altro cantante napoletano, Enzo Gragnianiello, che  mi sta nel cuore. Buon ascolto! franz falanga  

https://youtu.be/UCiQoYTqIu4
Ladyvette / Ho un sassolino nella scarpa

https://youtu.be/tKEr55Fd2dw
Ladyvette / Epopea del pelo superfluo

https://youtu.be/i97mwHcjhb8
Massimo Ranieri / Làcreme napulitane

https://youtu.be/WvcxKdtIpGw
Massimo Ranieri / Santa Lucia

https://youtu.be/iUhVTbg2Op8
Raiz + Mesolella  / Làcreme napulitane
e ne costa lacreme sta America a nuie napulitane

https://youtu.be/v90VMZ8FHh4
Enzo Gragnianiello

domenica 3 luglio 2016

FIORENZO CARPI





<<FIORENZO CARPI>>



Voglio continuare a farmi del male, ma va bene così. Chi si ricorda più di Fiorenzo Carpi? Siamo parlando di un musicista e del Piccolo di Milano. Io sono cresciuto ascoltando questa musica, queste parole e sognando una magnifica gioventù. Consiglio caldamente alle ragazze e ai ragazzi più giovani di ascoltarsi con estrema attenzione questi due link, forse arriverà loro qualche nascosto profumo. Non sono triste, sono solo immensamente incazzato. franz falanga


https://youtu.be/ypigNAWcQsk
Milva e Giorgio Strehler

venerdì 1 luglio 2016

VOGLIO FARMI DEL MALE DA SOLO


      VOGLIO FARMI DEL MALE DA SOLO

Non riesco a rassegnarmi, continuo a farmi del male da solo. Detto con altre parole ho una nostalgia infinita del buon gusto dei miei giorni felici, buon gusto che la società contemporanea sta mettendosi sotto i piedi. Ascoltate questi link e, sopra ogni cosa, la straordinaria intervista ad Armando Trovajoli, uno dei grandi musicisti italiani. Finalmente si parla di “Musica” e non di jazz o musica cosiddetta colta. Musica e basta. franz falanga

https://youtu.be/Fn6j2eOKLnk
Il Quartetto Cetra canta Kramer e Luttazzi

https://youtu.be/Jhv9aEbqnyk
Intervista storica ad Armando Trovajoli

https://youtu.be/sLqjpG7Ods0
Trovajoli suona Roma nun fà la stupida stasera

https://youtu.be/yadJGDXcvj4
2007 Trovajoli con orchestra

https://youtu.be/Yh6tQjmBovw
1966 Mina canta Trovajoli

domenica 26 giugno 2016

TRE MAGNIFICHE DONNE


 TRE MAGNIFICHE DONNE

Le parole non servono, ascoltate. franz falanga


https://youtu.be/_Vr5UosTzpk
Maria Pia De Vito / Rumba d’e scugnizze

domenica 19 giugno 2016

POTENZA DELLA MUSICA JAZZ


POTENZA DELLA MUSICA JAZZ

Vi mando quattro link molto interessanti. Riguardano il particolare periodo storico quando in Italia la Musica Jazz godeva di alta considerazione rivoluzionando di conseguenza la melensa musica di canzonette e tenorini leggeri dell’epoca. I primo due link sono del magnifico Fred Buscaglione, oltre tutto autore di grande ironia, il terzo di Renato Carosone della cui cultura jazzistica e della cui ironia non si discute, e, a riprova di ciò, il quarto link è Pianofortissimo dello stesso Carosone, eseguito dal mitico Stefano Bollani, uno dei grandi pianisti a livello mondiale. Buon ascolto! franz falanga

https://youtu.be/394kcPXRXwE
Fred Buscaglione / Wisky Facile

https://youtu.be/OOTBEj8K0Uc
Fred Buscaglione / il Dritto di Chicago

https://youtu.be/0Ha-nEqw-zA
Renato Carosone / Pianofortissimo

https://youtu.be/ySf5h114LVE
Stefano Bollani / Pianofortissimo


martedì 14 giugno 2016

LOUIS ARMSTRON & BING CROSBY



LOUIS & BING

Molti decenni fa Louis Armstrong, afroamericano, e Bing Crosby, un bianco americano, duettavano insieme con immensa simpatia. Ambedue in smoking. Questa è “la civiltà”. Ho detto “smoking”  perchè allora non c’era bisogno di mascherarsi da carnevale per affascinare il pubblico. Buon ascolto! franz falanga



 https://youtu.be/1EkhwikyML8
Basin Street
Louis Armstrong e Bing Crosby

domenica 12 giugno 2016

LA RAI


CONTINUIAMO A CIRCONDARCI DI BELLEZZA

_LA RAI_

Nei lontani anni sessanta la Rai aveva spettacoli di intrattenimento, teatrali, letterari di altissima qualità. Poi, lentamente, con il passar del tempo e con l’aiuto dei moderati, la Televisione di Stato, da altissima produttrice statale di cultura, si è omologata totalmente verso il basso.

All’oggi, nel migliore dei casi, nell’universo televisivo nazionale ci  sono le varie Isole dei Famosi dove le Signore delle Televisioni, si rotolano nel fango. Ciò detto torniamo al bello.

Vi invio tre magnifici link dove ascolterete e ammirerete la magnifica Mina quando canta i brani di Gorni Kramer e di Lelio Luttazzi, indimenticabili musicisti italiani, dei quali nessuno ne parla più.

https://youtu.be/6II-ItXz0so
Mina Canta Gorni Kramer

https://youtu.be/YnFcDwnLN08
Mina canta Lelio Luttazzi

https://youtu.be/_k1xpTALA2g
Mina canta “Che colpo di luna”

martedì 7 giugno 2016

Circondiamoci di bellezza



   

Circondiamoci di  bellezza.  Vi invio tre link di brani jazz. Il primo  suonato da Duke Ellington che ritengo molto speciale. La sua struttura è di una infinita semplicità, un normalissimo giro armonico e null’altro. Il secondo link è Charlie Mingus che suona Moanin’ e il terzo è l’intramontabile Take Five di Dave Brubeck. Buon ascolto quindi. franz falanga   


https://youtu.be/__OSyznVDOY
Charlie Mingus / Moanin’

https://youtu.be/vmDDOFXSgAs
Dave Brubeck 7 Take Five

venerdì 3 giugno 2016

LA PERFEZIONE



LA PERFEZIONE

Vi invio due link in cui potrete ascoltare la perfezione nella “musica”.  Nessun commento. franz falanga

 https://youtu.be/XXIu0MRuIQU
Mozart / Suonata numero 16 per pianoforte in Do magg.

https://www.youtube.com/watch?v=TKizWqpwBU8
Jazz Me Blues / Bobby Hackett & His Band

  

mercoledì 1 giugno 2016

VOLIAMO SEMPRE PIU' ALTO


VOLIAMO SEMPRE PIU’ ALTO

Torniamo ai deportati schiavi americani. Ebbene, lo ripeterò fino alla morte che in quel crogiolo di etnie diversissime l’una dall’altra, vigliaccamente malmenate, violentate, stuprate, è nato un fiore meraviglioso che si chiama Jazz. Vi allego tre link  emblematici della bellezza di questa musica universale, che mai i razzisti del Ku Klux Klan né i moderatissimi uomini dalla pelle bianca come il bianco degli occhi, mai sarebbero stati in grado di concepire.

Musica che ormai ha conquistato tutta la terra. Ascoltatevi con appassionata curiosità questi miei fratelli e tirate voi le considerazioni.

Quando queste persone meravigliose suonavano, la segregazione razziale in America si tagliava a fette, e, fatto estremamente interessante, è che questi miei fratelli non avevano bisogno di vestirsi da carnevale, come gli attuali musicisti  che suonano in mezzo a sbuffi di fumo e in mezzo a decine di migliaia di pecoroni contemporanei negli stadi per “imporre” a immense greggi di giovani la propria “Mòseca”.

Sia ben chiaro che i giovani sono sempre gli stessi, se sono diventati gregge, non lo sono diventati per colpa loro, ma sono stati presi per il culo giorno dopo giorno da chi ben conosciamo, che, portando avanti questo miserabile progetto, li ha resi così indifesi e così cloroformizzati. 

Spero di essere stato il più chiaro possibile. Ed ora ascoltate con alto spirito questi link di bellissima musica, suonati da bellissime persone !  franz falanga 

https://youtu.be/UyXtW700vQ8
Earl “Fatha” Hines spiega le sue tecniche pianistiche
partendo dal ragtime 

https://youtu.be/ufvOSpP3L7o
Earl Hines, Teddy Wilson, Art Tatum / Rosetta
Voliamo sempre più alto

https://youtu.be/ua0zcZuKBIA
Earl Hines e Teddy Wilson suonano All Of Me 

sabato 28 maggio 2016

LEONARD BERNSTEIN


 _LEONARD BERNSTEIN_

Fosse per me, renderei obbligatorio in Italia, a cominciare dalla elementari, l’ascolto delle  straordinarie conversazioni tenute alla fine degli anni cinquanta da Leonard Bernstein. Vi propongo un’ora straordinaria. Ascoltate con attenzione e vi accorgerete quante cose è possibile imparare da questo impareggiabile direttore d’orchestra. Il pubblico presente a queste lezioni, in teatro, era composto da ragazzine e ragazzini con i loro genitori. Una vera sciccheria. In Italia musicisti capaci di parlare in maniera affascinante ai giovanissimi ce ne sono fin che ne volete. Buon ascolto! franz falanga

https://youtu.be/_WMNcdCWHDk
Leonard Bernstein / Che cosa è la musica classica

mercoledì 25 maggio 2016

Jazz sciccoso


_JAZZ SCICCOSO_

Nel 1930 Hoagy Carmichael (quello di Polvere di Stelle”) scrisse un delizioso brano, Lazy River. Ve lo invio in cinque interpretazioni una diversa dall’altra ma tutte di assoluta sciccosità! franz falanga

https://youtu.be/rQwCi8f3iuk
1930 / Lazy River / Hoagy Carmichael

https://youtu.be/cJBAmeowNeU
Lazy River / Louis Armstrong

https://youtu.be/QH1e6G0K3Pk
Lazy River / Mills  Brothers

https://youtu.be/Z8Qk4khPEEY Lazy River  / Louis Prima

https://youtu.be/9k6IrZ6ITyE
Lazy River / Dean Martin & Mills Brothers

domenica 22 maggio 2016

HORACE SILVER



  JAZZ PER _PANNELLA_

Il mio fratello barese nel jazz, Nicola Esposito, insigne pianista jazz, mi ha chiesto di ricordare musicalmente Marco Pannnella. Non ho nessun problema, anche se con Pannella su parecchie cose non ero d’accordo, per esempio di quando parlava con simpatia di B. Resta il fatto che senza di lui chissà quando saremmo arrivati all’aborto e al divorzio, e questo basta e avanza. Il resto non mi interessa più di tanto ed eccovi dunque qui un link del 1976 del gruppo di Horace Silver ad Umbria jazz. Due anni prima, lo avevo ascoltato a Pescara quando eravamo andati a suonare al Festival del Jazz di Pescara. Non è molto facile da capire, ma questo è il jazz bellezze! franz falanga

https://youtu.be/jzcgAaWK5GM
1976 / Umbria Jazz Horace Silver

domenica 15 maggio 2016

RICORDATE IL MAESTRO MANZI?


RICORDATE IL _MAESTRO MANZI_?

Le persone che hanno visto i primi anni della televisione ricorderanno con molta simpatia un maestro elementare, il maestro Manzi, che in pochissimi anni, con un suo straordinario programma televisivo riuscì ad insegnare a leggere, a scrivere e a far di conto a quasi tre milioni di italiani. Non dimentichiamoci, questo lo dico alle giovani lettrici e ai giovani lettori di VuèSentì, che, fino ai primi anni cinquanta, in Italia moltissime persone anziane erano analfabete. L’Italia della prima metà del novecento era formata da contadini, quasi tutti molto poco alfabetizzati. Con questa trasmissione dunque questo bravissimo maestro con dolcezza, pazienza, benevolenza ed estrema professionalità, insegnò alle persone anziane nate molto prima della Seconda Guerra Mondiale a leggere, scrivere e far di conto.  I giovani non sanno (certamente non per colpa loro)  che, fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale, gli italiani erano afflitti da un numero elevatissimo di persone analfabete. Potete immaginare come fossero manipolabili queste grandi masse di cittadini da chi allora gestiva il potere, sto parlando del fascismo, tanto per avere un’idea più precisa.

Va ricordato che tenere il popolo nell’ignoranza fu una caratteristica anche dei moderati, allora si chiamavano benpensanti, che iniziarono a governare la nazione ormai diventata Repubblica con la determinazione che “più asini sono gli altri più dottori siamo noi”, mentalità che proveniva direttamente dai Borboni del Regno di Napoli e dai meccanismi clericali dell’allora Stato Pontificio. In quest’ultimo caso, per esempio era inutile imparare a leggere il Vangelo, tanto c’erano i sacerdoti che provvedevano a raccontarlo ai fedeli. Divago per un attimo, i protestanti invece erano stimolati a saper leggere e scrivere per poter, “loro” sì, conoscere e comprendere personalmente  le Sacre Scritture, senza l’intermediazione di persone a loro estranee. 

Torniamo al maestro Manzi e all’oggi. E’ di questi giorni che gli alti nuovi vertici della Radiotelevisione Italiana hanno annunziato che, così come fece la Radiotelevisione Italiana nella seconda metà degli anni  cinquanta , sarebbe buona cosa  progettare una nuova trasmissione televisiva, questa volta per insegnare l’informatica a quanta più gente possibile. L’idea è buona, ma, pensare solo all’informatica senza invadere altri campi della conoscenza mi sembra assolutamente deludente, ridicolo e supponente. Tra l’altro, leggendo tra le righe, noterete che quelli che in Italia hanno il ballo in mano usano il verbo “fare” o al futuro o al gerundio. Faremo, stiamo facendo. Mai al passato, abbiamo fatto.

Spiego subito il perchè di questa mia affermazione riguardante la Radiotelevisione Italiana. Sarei felicissimo se si cominciasse a progettare format televisivi dedicati particolarmente ai giovanissimi dove poter parlare di musica, di paesaggio, di cultura, di letteratura italiana, di sport, di paesaggio, di architettura, di clima, di scienza, di tecnologia, del tempo libero, della manutenzione del territorio, degli scrittori contemporanei, di come si leggono i libri, di come si usano le biblioteche, di  cosa sia l’interpretazione, di storia dell’arte, di storia della scienza, di fisica, di storia antica e di storia contemporanea. eccetera eccetera.

Come ben si sa una generazione per nascere e formarsi al meglio  ha bisogno di venticinque anni. Ebbene l’ultima generazione è stata vilipesa, dimenticata, pesantemente trattata a pene di molosso da governanti senza scrupoli, appartenenti a “tutto” lo schieramento politico italiano, gentaglia che ha combinato questo disastro scientemente, negli ultimi venticinque anni. Hanno perfezionato al massimo ciò che i signori (!) della prima Repubblica avevano iniziato a fare immediatamente dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.  

Ricordate Benigni che spiegava in pubblico la Divina Commedia? La maggioranza entusiasta dei suoi spettatori era formata da giovani, che avevano ed hanno  voglia di conoscenza e che hanno il diritto di conoscere. Di persone in grado di fare delle lezioni straordinarie ai giovanissimi e alla giovanissime, in Italia ce ne sono fortunatamente moltissime. Così tanto per fare un esempio interpellerei per il clima nel mondo il climatologo dott. Luca Mercalli, per la conoscenza del disastro urbanistico archeologico e ambientale  andrebbero benissimo i due giornalisti Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo; consiglio caldamente leggere il loro libro “VANDALI / L’ assalto alle bellezze d’Italia”, edito da Rizzoli. Vi copio  la dedica che troverete sul frontespizio del libro: “Ai nostri bambini perché possano vedere ancora quanto era bella l’Italia”.

Di musicisti, scrittori, architetti, scienziati, storici, scrittori  e quanto più si vuole, in Italia ne abbiamo a decine di migliaia.   Ovviamente donne e uomini.   

IN America dal 1958 al 1972 Leonard Bernstein tenne una trentina di conversazioni sulla musica destinate ai ragazzini e alle ragazzine. Il teatro era sempre affollatissimo da bambini e bambine con i loro genitori, Bernstein aveva a diposizione la  New York Philarmonic Orchestra e teneva delle conversazioni formidabilmente chiare e affascinanti. In questo periodo ogni settimana l’Espresso esce con questi DVD, un piacere immenso averli e guardarli, se poi lo farete con i vostri figli e i vostri nipoti resterete meravigliati di quanto anche oggi queste conversazione sarebbero apprezzate dai giovanissimi spettatori e dalla giovanissime spettatrici.

Che aspettiamo allora? I tempi sono strettissimi, se si continuerà così come adesso con politiche pilotate da nani e da rozzi ignoranti, ancora per poco tempo durerà lo scempio, dopo di che diventerà definitivo perchè avremo superato abbondantemente il punto di non ritorno. Vogliamo uscire da questo stramaledettissimo e pericolosissimo analfabetismo? S è vero, come dovrebbe essere vero, che la Radiotelevisione Italiana è un formidabile Servizio Pubblico che cosa stiamo aspettando? Che piovino rane? franz falanga

  

sabato 14 maggio 2016

A CHE SERVONO LE PAROLE


_STUDIANDO LE PAROLE SI COMPRENDE MEGLIO LA SOCIETA’_

Sono convintissimo di questa mia affermazione. Voglio farvi tre esempi, le tre parole sulle quali mi soffermerò sono un qualcosa, problematiche, midia”.

Cominciamo dalla prima. Chi usa la frasettina “un qualcosa” per dire “qualcosa” usa una ridondanza, dire è “qualcosa di buono”, è molto meglio che dire un qualcosa di buono” insomma l’articolo “un” non c’entra una beneamata mazza.  “Un qualcosa” è una ridondanza, quindi  è inutile e poco elegante sia il pensarla che il pronunziarla.. 

Il termine problematiche è termine abusatissimo. Problematiche viene da “problematico” che è un aggettivo. Dire “la situazione è problematica” va benissimo. Dire “le problematiche della categoria… ”  è ridicolo, non vedete come suona meglio “i problemi della categoria…”  ?

Sulla terza parola divento furibondo. “Media” è una nobilissima parola latina. Viene da “medium” il cui plurale è, appunto, “media”. Che cazzo c’entra fare il plurale di una parola latina usando le regole della lingua inglese, e cioè “midia”?

Magari scandalizzerò qualcuno ma sono convintissimo che sia il caso di stare molto attenti e quindi di non fidarsi di chiunque usi queste tre parole: un qualcosa, problematiche, midia”. Se poi sono i giornalisti o i politici ad usarle, la situazione è molto molto grave e molto molto seria.  franz falanga

venerdì 13 maggio 2016

LUCIDIAMOCI LE ORECCHIE


 

  _LUCIDIAMOCI LE ORECCHIE_

Vi invio tre brani assolutamente deliziosi, due italiani e uno americano. Prima di farveli ascoltare. vorrei fare alcune mie considerazioni. Nel decennio 1960 / 1970 (parlo dell’Italia) c’è stata una fioritura incredibile di grandissimi talenti nel mondo della comunicazione, nel mondo della musica, nel mondo degli spettacoli televisivi. Mondi all’oggi definitivamente scomparsi. I giovani sono stati messi in condizioni di non conoscere una cazzo di quello che accadeva in Italia e nel mondo solo qualche decennio fa.

Il mio incubo: la cancellazione del senso della storia nei giovani contemporanei, operazione portata avanti dall’immediato dopoguerra, seconda Guerra Mondiale, e portata a compimento nell’ultimo venticinquennio con il berlusconismo e con il renzismo.   

Contemporanemente, nello stesso decennio, 1960 /1970 si dava inizio alla distruzione sistematica e cosciente del territorio italiano, distruzione che ormai è arrivata ad un punto totalmente intollerabile. Non riesco a comprendere questa frattura violentissima che contemporaneamente esisteva fra il magnifico buon gusto dei mass media televisivi e musicali e il disastro della spaventosa speculazion3 edilizia. A ben pensarci mi viene in mente un antico e nobile proverbio barese che così recita: “MBACCE ALLE TERRISE!!!”  “A FRONTE DEI SOLDI!!!”.

Tornando all mondo musicale italiano, inutile farvi qui l’elenco degli straordinari cantanti nazionali ed internazionali che si vedevano e si ascoltavano in TV! Pensate che le canzoni italiane di quel periodo erano arrangiate da Ennio Morricone!!! Il risultato è che, all’oggi, tutti ricordano benissimo quei brani a memoria, mentre pochissimi contemporanei ricordano l’ultimo brano vincitore di San Remo. Bah! I primi due link sono del magnifico ed elegante jazzista Lelio Luttazzi, che nel secondo canta con Sylvie Vartan, come terzo pezzo vi invio un brano delizioso di Hoagy Carmichael, che è cantato e suonato da lui al pianoforte. Carmichael,  come tutti sapete, è quello che ha composto “Stardust” “Polvere di stelle”, Rockin’ Chair, Georgia on my Mind, Lazy River (con Sidney Arodin).  Buon ascolto e buona giornata a tutte e a tutti! franz falanga 

https://youtu.be/uVD8HiE-FNQ
1958 / Lelio Luttazzi  / El can de Trieste

https://youtu.be/GLwOImvPJps
Ritorno a Trieste / Lelio Luttazzi e Sylvie Vartan

https://www.youtube.com/watch?v=LGyHHYlTv90
River  boat shuffle / Hoagy Carmichael