LA
MISTERIOSA PERFEZIONE
Generalmente la cellula iniziale di un
capolavoro è formata da pochissimi elementi, un mattone, due o tre note, un
segno (altro mistero quest’ultimo). Ascoltatevi questo Terzo Concerto
Brandeburghese di Bach, dove la cellula di partenza “ti ta tì” è formata da due note “ti, ta”. Appena
terminato l’ascolto di questo concerto restate sullo stesso schermo e cliccate
sul triangolo centrale. Ascolterete il Quarto Concerto Brandeburghese, con due
flauti in legno. Mi piacerebbe sapere da quale suo pozzo di San Patrizio, Bach
prendesse queste meraviglie.
Come in tutti i brani c’è una melodia e
l’armonia sotto la melodia, su tutto regna il ritmo. Ma non ho ancora capito i rapporti perfetti fra la melodia e l’armonia, nel senso che non so se
il personaggio principale sia la melodia o l’armonia. Oltre tutto vi accorgerete
che Bach aveva uno swing impressionante.
Più passa il tempo e meno capisco che cosa
avessero dentro questi immensi musicisti, ogni volta che ascolto questa musica
chissà perché mi bruciano gli occhi. Così come non capisco come fra gli esseri
umani ci siano dei musicisti e delle magnifiche musiciste come quelle che
ascolterete e, contemporaneamente, gente orribilmente mostruosa che sbeffeggia
una poverina che si è suicidata qualche giorno fa. Faccio fatica a capire,
faccio fatica a pensare, che questa sia la volontà di qualcuno che qualcun
altro chiama dio. Non ditemi nulla. Continuerei comunque a non capire il mondo
e a non capire quelli che credono di essere i depositari della verità. franz
falanga
Bach / Terzo Concerto
Brandeburghese
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