SERVZIO PUBBLICO ??!!??
Ma mi faccia il
piacere! diceva Totò. In Italia ci sono centinaia di giovani scrittrici e
giovani scrittoi valenti ed interessanti, sono il sangue fresco della
letteratura italiana. Alla televisione pubblica, altrimenti conosciuta come
servizio pubblico, non li degnano di una riga, di una citazione. Non c’è una
trasmissione dedicata alle nuove generazioni di scrittrici e di scrittori a
pagarla a peso di platino.
Giornalisti e
giornaliste televisive invadono il teleschermo a tutte le ore su tutti i
programmi, promuovendo fino alla sfinimento
i loro libri, per non parlare poi della pubblicità bisettimanale
continua fatta da una notissima trasmissione, sempre del servizio pubblico.
Ormai la frase “servizio pubblico” è soltanto un guscio vuoto. I personaggi che
lavorano in queste strutture si fanno tranquillamente i cazzi loro,
strafottendosene di quello che accade fuori dai cancelli di viale Mazzini. Due
sono i nuovi generi musicali nuovi, si fa per dire, il jazz e il rock. Il jazz
ha bisogno di essere conosciuto storicamente e di essere ascoltato in religioso
silenzio per capire ogni sfumatura. Il rock no. Quali sono le trasmissioni
musicali che invadono le TV? Provate ad indovinare.
E pensare che
tantissimi anni fa c’erano fior di spettacoli teatrali, intelligenti trasmissioni
alla radio e alla televisione per i bambini. Pensate che Giorgio Albertazzi leggeva
settimanalmente bellissime novelle!
Adesso teatro e
grande cinema sono scomparsi, salvo qualche commedia di Eduardo De Filippo che
però viene trasmessa alle tre di notte.
Non c’è più nulla da fare, l’ordine è stato eseguito alla perfezione,
alla lettera: “E’ assolutamente proibito
mettere la gente in condizioni di pensare con la propria testa. La
parola d’ordine nelle televisioni
pubbliche e private è: “Alè! Dai!
Rincoglioniamoli tutti poi potremo fare quel cazzo che vogliamo! Tanto
non capirebbero una mazza!” franz falanga
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