COME E’ ARRIVATO IL _JAZZ_ A BARI
Voglio raccontare come è arrivato il Jazz a
Bari. Eravamo nel 1943, a Bari stavano
per arrivare gli alleati e i tedeschi erano stati costretti a ripiegare a
Napoli. A proposito di Napoli, caso unico nella storia dell’Europa, Napoli è
stata l’unica città europea capace di cacciare a calci in culo, senza l’aiuto di nessuno, il poderoso esercito nazista. Chi volesse
sapere di più vada a trovarsi su Youtube “Le quattro giornate di Napoli”
capolavoro di Nanni Loy.
Torniamo
dunque al Jazz. Fra il 1943 e il 1944 ero riuscito a costruirmi una radio a
galena e la sera, quando andavo a letto, eravamo sfollati, sotto le coperte
armeggiavo con la radio e con le cuffie, cercando qualche stazione radio. Se mi
avessero visto i miei, mi avrebbero sbranato, perchè all’epoca era proibito
ascoltare radio straniere. Mentre una sera stavo armeggiando con la testa sotto
il cuscino, di colpo sentii “Hello, here is Radio Tangeri, this is the Voice of
Am,erica” e subito dopo l’annunzio ascoltai l’introduzione musicale. Eccola
qui:
Per
me, che per anni avevo ascoltato quella funerea canzone tedesca Lili Marlene, e
le canzoni italiane tipo “navigano i sommergibili, rapidi ed invincibili”
“faccetta nera” e quant’altro,
quella musica fu una per me una rivelazione. Non la dimenticai più e la
mia vita cambiò per sempre. Gli alleati erano sbarcati in Africa dove avevano
installato una potentissima stazione radio “La voce dell’America” che
trasmetteva 24 ore su 24 inviando messaggi speciali/criptati alle diverse
resistenza europee e programmi di musica jazz per le truppe alleate. A
proposito della musica jazz, è bene sapere che cosa pensasse di questa musica
il musicista classico Pietro Mascagni,
che in un articolo sul Corriere della Sera del 7 marzo 1926 fece un attacco
violentissimo al jazz dicendo: ”Oh! Quell’uomo che suona la pipa, cioè il
sassofono e cerca di emettere le voci degli animali più ignobili!”. I fatti
bisogna saperli. Per non dimenticare.
Potrei
concludere qui ma voglio fornirvi qualche altra informazione. Il Jazz è
arrivato a Bari con l’arrivo delle truppe alleate. Il primo che ascoltò molti
dischi di musica jazz, I Victory Disc, e che li fece subito ascoltare a noi
suoi amici, fu il fraterno amico Tonino
Antonelli, al quale dunque spetta il merito di avere fatto conoscere ai baresi
la musica jazz, quando la guerra non era ancora terminata.
E
poi vorrei raccontare due straordinari eventi che fece l’Università di Bari
negli anni cinquanta. Nel 1954, unica università in Italia, per festeggiare
l’inizio del nuovo anno accademico, invitò a suonare nell’Aula Magna noi della
Southern Jazz Band. Inoltre, dal 1950 al 1960, fece conoscere le Dolomiti a
circa tremilaseicento ragazzi pugliesi, facendoli andare gratis in vacanza in
una Tendopoli esemplare che fu montata a Canazei di Fassa. franz falanga
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