UNA BELLISSIMA STORIA VERA
Correva l’’anno 1955 quando a Bari, al Teatro
Piccinni, venne Louis Armstrong and Al
Stars. In quel periodo a Bari i grandi amatori di musica jazz si potevano contare agevolmente, oltre
tutto ci conoscevamo tutti. Eravamo circa centocinquanta ragazzi. Appena Armstrong arrivò a Bari Tonino
Antonelli ed io andammo a trovare Armstrong all’Hotel Oriente e lo invitammo a
girare un po’ per la città. Tonino Antonelli aveva trafugato la Fiat 1400 al
papà e con quella macchina, facendo un figurone, lo portammo a Torre a Mare, un
delizioso luogo sul mare a sud di Bari. Eravamo emozionatissimi, non sapevamo
che cosa dirgli, fortunatamente Tonino conosceva l’inglese alla perfezione e
riuscì ad imbastire qualche frase ben detta. Ricordo benissimo che gli facemmo
mangiare delle squisite focaccine che acquistammo da un venditore ambulante. In
quei tempi questi venditori giravano per il territorio vendendo piccole focacce
pugliesi di rara squisitezza.
Dopo di che riportammo Armstrong in albergo. Il giorno
dopo Tonino era occupato ed io con una gran faccia di bronzo, senza conoscere
una parola d’inglese andai ad invitare
il clarinettista Edmund Hall per fargli fare
un giretto a Bari. Lui accettò e
venne con la moglie, io non sapendo fare altro lo portai a spasso per il magnifico
Lungomare. Quando finimmo e tornammo in albergo, trovai in portineria due
biglietti di platea in prima fila che ci aveva lasciato Armstrong. Io e Tonino,
godendo come pazzi, la sera vestiti al
meglio che potevamo andammo a sederci in platea in prima fila, in mezzo ad un
silenzio formidabile. I centoquarantotto amici amanti della musica jazz, tutti
rigorosamente in loggione, ci guardarono con ammirazione e con invidia per poi
esplodere in un fragoroso applauso.
Ma non è finita qui. Si spensero le luci, si aprì il
sipario di velluto rosso, allora non esisteva nessuna amplificazione, e gli All
Stars apparvero in tutto il loro splendore, con accese solo le luci dalla
ribalta. Il pezzo introduttivo fu questo:
https://youtu.be/AB4oiOi60Eo
Louis Armstrong / When It’s Sleepy
Time Down South
Louis Armstrong / When It’s Sleepy
Time Down South
Subito
dopo il secondo brano fu “Dardanella” che fu suonato al clarinetto da Edmund
Hall che, prima di suonare, si avvicinò alla ribalta, mi guardò sorridendo e mi
disse “and now for you Frankie, Dardanella!”. Non dico altro.
https://youtu.be/1dVHRlduCV8
Edmund Hall / Dardanella
Edmund Hall / Dardanella
Concludo
questa storia barese dicendo che qualche anno dopo ebbi l’immenso piacere di
ascoltare al Petruzzelli Dio in terra: Earl “Fatha” Hines. Ascoltatevi questi
altri due link con molta attenzione. Mi sono emozionato parecchio stamattina,
ascoltando la mia vita. Vi prego di
notare le tonnellate di swing di Edmund Hall e di Earl Hines. Altri tempi. franz
falanga
https://youtu.be/0PpC3HDvujU
Earl “Fatha” Hines / Rosetta
Earl “Fatha” Hines / Rosetta
https://youtu.be/UyXtW700vQ8
Earl “Fatha” Hines spiega le sue tecniche pianistiche
partendo dal ragtime
Earl “Fatha” Hines spiega le sue tecniche pianistiche
partendo dal ragtime
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