_UNO DEI PADRI DEL JAZZ_
Sto parlando di Ferdinand Joseph LaMothe,
meglio conosciuto come Jelly Roll Morton. E’
vissuto per una cinquantina d’anni, i suoi nonni erano stati “deportati” come
schiavi in America dai soliti civilissimi e cattolicissimi bianchi di origine
europea, per il solo fatto di essere di pelle nera.
Personaggio
satanico, entrava ed usciva di galera, gran gestore di bordelli, Jelly Roll
vuol dire Tubo di Gelatina perchè era notissimo come instancabile amatore delle
ospiti dei suoi bordelli.
Ma,
quando si sedeva al pianoforte, diventava un padreterno e inventava armonie,
melodie, ritmi, arrangiamenti di rara bellezza. Vi allego qui sotto tre link
molto interessanti.
https://youtu.be/Vio-TjMi5_s
1926 / Jelly Roll Morton Dr. Jazz
Notare la nota tenuta dell’assolo del clarinetto mentre sotto Jelly Roll Morton
al pianoforte fa il basso continuo di bachiana memoria.
https://youtu.be/O1XtZntLFxs
Jelly Roll Morton / Wolverine Blues
https://youtu.be/73YjMg8Y15A
Compilation di Jelly Roll Morton
Questa
musica meravigliosa era nata in un’etnia stuprata e vilipesa, I musicisti jazz
erano ovviamente consci di quali e quanti tipi di orrendo razzismo pesassero
sulle loro spalle.
Thomas
Fat’s Waller era uno splendido pianista
afroamericano. Tutto il pubblico dei bianchi presenti ai suoi concerti,
vedendolo grassoccio sempre sorridente e con gli occhi che strabuzzava, erano
convintissimi che fosse un clown della tastiera. Non era così. Fat’s Waller è stato
uno dei più bravi pianisti jazz afroamericani e, contemporaneamente, uno dei più bravi a prendere giro, alle volte
in maniera plateale, i “carissimi” bianchi.
https://youtu.be/UAlkSdrO1DY
Thomas Fat’s Waller / Honeysuckle Rose
franz
falanga
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